Caro Rutelli, con Barbie non si va lontano
Sono trascorsi 13 anni e sembra non averli nemmeno vissuti.
Era il 2010, il mondo del cinema, e non solo, si mobilitò contro i tagli al FUS inseriti in finanziaria. In quell’occasione venne occupato il tappeto rosso di Roma. Oggi rischierebbe di scatenare le ire della corposa setta dei selfie.
Fine del minuetto
Desta molte perplessità il fatto che nel pieno di una crisi sistemica senza precedenti ci si perda nel solo ragionamento sulle risorse. Accade in molti settori della nostra società e le ristrettezze economiche non fanno altro che perpetrare il mantra dell’emergenza e dei tagli strutturali.
Le idee e i progetti appartengono alla collettività
Il 16 luglio scorso è stato consegnato nelle mani del Ministro Massimo Bray il documento con la piattaforma di proposte provenienti dalla Rete.
Da semplice portavoce ho comunicato l’importanza di garantire uno spazio di confronto tra Istituzioni e vertenze sviluppate dal basso in un clima di sana collaborazione tra tutte le parti.
In quella occasione si è definitivamente chiusa una lunga fase di elaborazione e di condivisione incentrata su questa iniziativa.
Il MI(ni)STERO delle Attività Culturali
Partite di “giro” e riunioni segrete
Ma cosa sta succedendo? Qualcosa, e molto più di “qualcosa”, sfugge a qualsiasi comprensione.
Le associazioni si riuniscono in segreto con il Ministro Bray e con il Direttore Borrelli.
Nello stesso tempo diffondono una protesta contro il Ministro stesso (non tutte le associazioni firmatarie dell’appello fanno le “riunioni” e probabilmente nemmeno ne sono a conoscenza).
Forum Cinema Indipendente – Roma
Discussione sulle due piattaforme di proposta per la Regione Lazio e per il Ministro Massimo Bray.
Il Forum si dividerà in due sessioni nelle quali verranno approfonditi i temi che riguardano rispettivamente l’assetto regionale del Lazio e le richieste di revisione e riforma a livello nazionale sulla base di quanto proviene dalle varie realtà che operano nel settore.
Appello per il patrimonio culturale
Consequenze Network condivide e sottoscrive, insieme ad altre realtà e associazioni, questo appello rivolto alle Istituzioni e in particolare al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio e al futuro Ministro dei Beni Culturali di prossima nomina. Gli operatori e i professionisti della cultura si appellano uniti al presidente Napolitano e al futuro presidente del Consiglio per chiedere con forza che alla guida del Mibac vada un ministro che sappia imprimere una svolta decisiva alle politiche di tutela, fruizione e di valorizzazione del patrimonio culturale, costruendo un rapporto vivo tra i cittadini e la cultura italiana. All’Italia serve un Ministro della Cultura in grado di valorizzare lo straordinario patrimonio culturale e le sue migliori risorse. Una figura che conosca a fondo il mondo della cultura e dei beni culturali e sia consapevole delle condizioni di lavoro e di vita dei professionisti che se ne prendono cura. Una figura autorevole, competente e fresca che sappia individuare le priorità e sappia tradurre in una nuova proposta politica le esigenze delle diverse anime che compongono l’universo cultura: dall’archeologia al cinema e l’audiovisivo, dalle creatività alla danza, dal restauro al teatro, dalla musica al paesaggio.