Il gioco è complesso, formato da livelli sovrapposti, organizzato secondo criteri di diverse abilità, con imprevisti, penalità o bonus. Il premio è quello di raggiungere il livello superiore. Non esiste un risultato finale perché un altro livello è sempre possibile. È sempre proposto.
Si potrebbe pensare che sto descrivendo un gioco virtuale di strategia, tipo il Supermario Bros. Invece no.
È il racconto della lotta per i diritti per come la si può vivere in Italia.
Un’interminabile processione di sfide combattute su piani accatastati e imposti dall’alto. Sfide squallide e inutili. Una grande perdita di tempo e di energie.Le regole del gioco prevedono una relazione privilegiata come primo passaggio.
Trovare il barone, il padrino o il ruffiano che conceda attenzione.
Questo livello è solo apparentemente importante ma al tempo stesso ineluttabile. Richiede una notevole spesa di tempo per un primo appuntamento o per un primo contatto, che però è solo formale e spesso provoca l’inizio delle contromosse del barone che si organizza con i suoi referenti.
Barriera di primo livello: Il padrino è sottomesso a una fazione politica e deve rispondere ai suoi capi di partito. I suoi referenti hanno un patto di sangue con lui.
Penalità di primo livello: Sei stato definito soggetto pericoloso. Sei solo interessato all’ottenimento di un diritto e ti dichiari fermo e determinato
Bonus di primo livello: Vieni incluso e collegato a un centro di potere. Abbassi la testa e porti voti. Scendi a compromessi e fai guadagnare qualcuno

Secondo livello: Tessere la ragnatela per assicurarsi alleanze.
In questa fase bisogna reperire contatti con partiti, associazioni, società accreditate. Generalmente amici degli amici. Devi essere un bravo faccendiere, pronto a concedere e ad assicurare benefici e concessioni. Non devi dare l’idea di essere un individuo libero e onesto, che agisce con trasparenti motivazioni ideali.
Barriera di secondo livello: Esistono già accordi sottobanco tra soggetti omogenei
Penalità di secondo livello: Non sei appetibile. Non puoi né vuoi offrire privilegi né regalie.
Bonus di secondo livello: Vieni accettato dai sovrani e preso sotto l’ala protettiva delle strutture esistenti. Ti rassegni, tolleri l’ingerenza dei potenti e diventi un elemento organico al sistema.

Terzo livello: Presentare il progetto
Questo è uno dei punti più amaramente divertente. Possono trascorrere mesi e nel frattempo cominciano i primi attacchi degli alieni. Manovre di palazzo e imboscate. Rinvii e “strani” silenzi. Richieste di maggiori specifiche e offerte di appuntamenti che vengono rimandati all’ultimo momento.
Barriera di terzo livello: Sei “misteriosamente” sorpassato da un altro soggetto. Vieni messo da parte.
Penalità di terzo livello: Non sei un subordinato e non garantisci sottomissione. Vieni inserito nel “recinto delle macchine difettose”.
Bonus di terzo livello: Il progetto viene preso in considerazione. Accetti di far comporre da altre mani il tuo progetto o segui fedelmente le direttive imposte in funzione degli accordi fatti nel sottobosco.
In realtà la parte principale del gioco inizia principalmente dopo questo livello. Lo schifo crescerà in maniera esponenziale. Il pannello che ti trovi di fronte presenta una miriade di difficoltà create ad arte. Vieni messo all’angolo e costretto al silenzio. La cupola sa bene che è impossibile resistere e conta sulla tua resa e sull’ignoranza della popolazione. La cupola adora l’ignoranza della popolazione, la favorisce e cerca di accrescerla. Descrivono la burocrazia come un mostro famelico e spietato. La verità è che la burocrazia dipende dagli uomini che la gestiscono e dal sistema attraverso il quale viene governata. Gli stessi che ne parlano male ne alimentano i vizi peggiori e stimolano il malaffare che rinforza il patto tra potenti.
Il dramma è che tutto questo si gioca sulla testa dei cittadini e il vero problema è l’assenza di trasparenza, di regole certe che valgano per tutti ed è la totale mancanza di persone veramente capaci e produttive, con idee chiare e onestà intellettuale.
La soluzione è tutta nell’iniziativa popolare, schietta e limpida. La scelta indipendente che nasce dalla consapevolezza che è possibile lavorare senza protezioni e si sottrae dagli influssi velenosi dei controllori.
Il gioco può e deve essere completamente diverso.
Primo livello: Coscienza e libertà
Secondo livello: Progettazione e concretezza
Terzo livello: Conseguimento dei diritti di cittadinanza.
Le barriere sono quelle dell’ignoranza, della sottomissione, dell’immobilità. Restare prigioniero di una favola che piove dall’alto è un crimine peggiore di quello che commette chi sfrutta questa condizione.
Il gioco delle barriere lo conosciamo tutti, anche se in pochi hanno il coraggio di denunciarlo e descriverlo.
L’altro gioco, quello più utile e ormai irrimandabile, è veramente a un passo.
Sarebbe arrivata l’ora di diventarne protagonisti.

Stefano Pierpaoli

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