21 luglio 2009

La stampa italiana probabilmente non è stata in grado di dare il giusto rilievo a questo avvenimento. Il fatto che in Italia venisse proposta per la prima volta un’innovazione di simile portata, l’ha evidentemente spiazzata.
C’è ancora da crescere da questo punto di vista, ma è anche vero che occorre partire dalla libera iniziativa e creare i presupposti per agevolare questa crescita e fornire spunti e stimoli per far comprendere che la crescita civile avviene grazie alla cooperazione di tutti.
Dare notizie che costituiscano oltretutto un servizio indispensabile ai cittadini disabili è un dovere a cui l’etica della professione giornalistica non può sottrarsi.
Tuttavia sono state numerose le testate che hanno concesso visibilità a questo importante appuntamento che ci rende orgogliosi e felici per gli ottimi risultati ottenuti.

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