A conclusione del mandato mi premere trasmettervi i miei saluti e i miei personali ringraziamenti. Benché i processi di cambiamento e rinnovamento che con impegno stiamo portando avanti siano stati interrotti prematuramente, possiamo comunque valutare con soddisfazione il lavoro svolto fino a oggi. Rimango convinta, e le azioni che ci hanno visto coinvolti in prima persona ce ne danno conferma, che il decentramento sia il naturale evolversi della vita politica di questa città, così come il dialogo stretto e continuo fra l’Amministrazione Capitolina e i Municipi.
Da ciò nasce il rammarico di non aver avuto l’opportunità di proseguire un lavoro che sono consapevole avesse l’esigenza di essere intensificato e rafforzato. Questi mesi di comune lavoro mi hanno dato la possibilità di apprezzare la passione, la competenza, la determinazione di ognuno di voi, nonché la conoscenza che avete dei bisogni e delle peculiarità dei singoli territori da cui è necessario partire per assicurare alla città nel suo insieme un futuro coeso e di sviluppo.
Con stima e affetto vanno a tutti voi i miei più cari saluti
Giovanna Marinelli
Questo il testo di commiato rivolto ai Municipi romani dalla ex Assessora Marinelli, che il 23 ottobre, data della missiva, aveva già previsto la prematura interruzione del suo mandato. Sarebbe stato utile alla Città che una previsione altrettanto lungimirante l’avesse prodotta sul sistematico fallimento di ogni iniziativa legata alla sua gestione, priva di una visione coerente delle priorità culturali a Roma e caratterizzata dalla totale assenza di un progetto efficace e incisivo.
“I processi di cambiamento e di rinnovamento” ai quali si riferisce si sono in realtà tradotti in forzate restaurazioni centralistiche che hanno scippato realtà efficienti e vitali in alcuni territori periferici (ultimo imbarazzante caso è quello del Cinema Aquila regalato arbitrariamente alla Fondazione Cinema per Roma).
Riguardo il “decentramento…naturale evolversi della vita politica di questa città, così come il dialogo stretto e continuo fra l’Amministrazione Capitolina e i Municipi” non oso immaginare lo sbalordito disappunto di molti Amministratori municipali e il loro salto sulla sedia leggendo questa bestialità. Proprio l’assenza di comunicazione con i Municipi e l’imposizione di scelte unilaterali da parte dell’Assessorato centrale hanno infatti determinato frequenti disequilibri e gravissimi sprechi di risorse in un ripetersi diabolico di bandi collocati senza nessuna capacità di intervento culturale autentico e duraturo. Milioni di Euro volati via senza lasciare traccia. Un’Estate Romana impalpabile e la tanto decantata “Festa der Cinema decentrata” di cui nessuno si è accorto sono i due atti finali di un fallimento che è sotto gli occhi di tutti. Altre storture lasciate in eredità (bandi inconcepibili) non tarderanno ad arrivare.
Roma è fortunata che l’auspicio a “proseguire il suo lavoro” citato in questo messaggio non possa essere realizzato da questa Assessora.
La nostra città soffre innanzitutto di un deficit culturale sul quale inefficienza, corruzione e criminalità hanno potuto affondare le loro radici in modo pressoché indisturbato.
Questo è il motivo per il quale è urgente che venga elaborato e messo in atto un grande progetto complessivo che faccia sistema con la città in grado di assicurare a tutti i cittadini, a partire dalle periferie, la precisa consapevolezza che sono i veri protagonisti di un grande percorso collettivo di crescita culturale e sociale.
Di burocrati nominati non ne abbiamo bisogno e soprattutto vogliamo evitare persone che, come Giovanna Marinelli, non amano Roma e non sanno rapportarsi con essa.
SteP
3 novembre 2015