il Domani – Cultura
mercoledì 1 agosto 2007
Il debutto è a Vicolo Bolognetti con una serie di spettacoli tra musica, performance, danza e video
Con Consequenze
l’arte non avrà limiti
Il network indipendente è nato a Roma e ora prova a metter radici anche sotto le Due Torri Stasera si presenta e per novembre annuncia il cartellone “ConTorsione teatrale” ad Arterìa
Vanni J. Balestra
In network di artisti che si definisce così: vasto, urgente, libero, indipendente.
Un network “altro” che nasce a Roma e arriva da noi, con una serata a vicolo Bolognetti.
Questa sera, dalle 21.30, Consequenze fa il suo debutto a Bologna e si prepara a mettere basi in Emilia. La varietà del programma testimonia gli intenti dell’associazione.
Si comincia con la performance teatrale Schermi, con musiche di Gianluca Carta e danza di Sibilla Chapel. Poi un’esibizione, legata sempre al teatro, che si chiama solo Performance ed è ispirata alle opere di Benedetta Alfieri. Quindi le proiezioni di videoarte Untitled Frame e I laboratori della luce, curati da Ltd e Comunicattive.
Si chiude con il duo acustico Misero spettacolo.
Consequenze propone un progetto culturale secondo pochi e chiari principi.
Li illustrerà il fondatore, Stefano Pierpaoli, con Sonia Di Guida che cura gli eventi a Bologna. Del resto si trovano già sul sito (consequenze.org) in un vero e proprio “Manifesto culturale e programmatico” alla maniera delle avanguardie.
La differenza è che non c’è conflitto con gli oligarchi della cultura. C’è diffidenza, sì, verso un mondo di accordi particolari e corporativi cui non si può chiedere soldi «senza subire ricatti».
Consequenze promuove un gruppo consapevole di artisti e di cittadini, che realizzino sinergie e occasioni con l’aiuto della tecnologia. “Per pubblicare un romanzo”, ad esempio, “basta una tipografia, e poi incontri, forme di promozione on line e una rete indipendente di distribuzione”.
Il modo “orizzontale” di fare cultura non divide le arti nei loro spazi esclusivi; non distingue l’artista, come emittente, dal cittadino come ricevente o spettatore passivo.
Alle istituzioni, rivendicando il diritto a esprimersi dei cittadini attivi, chiede solo “spazi, dove realizzare e proporre le nostre opere”.
È un programma, che di per sé può restare tale. Ma Consequenze si è già data quegli strumenti che rendono il suo programma credibile. La rete prima di tutto, che in quattro mesi è cresciuta rapidamente “per una urgenza che oggi ha dimensioni tangibili”, e cresce in tempo reale sul web (consequenze.org). Le prime risorse economiche, che potrebbero impennare se la richiesta di spazi fosse accolta adeguatamente.
E quindi, decisivi, gli eventi e le occasioni di incontro.
Quella a vicolo Bolognetti è la prima da queste parti, ma all’attivo ci sono forum su v-logging e web tv, performance multimediali e presentazioni di libri (Laura Boerci, L’Aura di tutti i giorni).
Il 20 settembre, a Ferrara, è in programma il convegno nazionale del gruppo e il vernissage di una collettiva transgenere e itinerante. Che potrebbe essere anche la vostra, se rispondete all’invito e mandate i vostri dipinti, foto, sculture, o i vostri video, libri, fumetti.
Per i film c’è un’altra occasione, che si arrampica sulla schiena della Festa di Roma («senza alcuna polemica, e anzi in appoggio»). A ottobre, durante la più nota kermesse della capitale, Consequenze lancia il suo Festival del cinema indipendente: «Abbiamo sale, pubblico e titoli da tutto il mondo». Anche qui la partecipazione attiva è gradita («c’è ancora spazio ma fate presto»)
E infine un progetto a Bologna, in collaborazione con il locale Arterìa
Dovrebbe svolgersi qui, da novembre, un cartellone dal titolo ConTorsione teatrale dedicato agli influssi della drammaturgia nelle arti.
Concretamente, un ciclo di sere a tema con performance di teatro, musica e danza: «ma ci saranno altri momenti di cinema e letteratura».
Se l’arte ha dei limiti, Consequenze non li conosce