Forum No Logo
Il Fatto – 10 ottobre 2024
Il Forum è stato un tentativo di inserire un ragionamento di sistema in un ambiente anti-intellettuale e subalterno
UNO SFASAMENTO che certo non aiuta un settore diviso, che ha atteso per mesi la riforma dei contributi, pur da tutti ritenuta necessaria per evitare sprechi.
Ma che in questa forma è ritenuta da più parti deleteria soprattutto per il cinema cosiddetto indipendente, quello meno ricco.
“Ora per fare un film dovremo prendere i selettivi, trovare un contratto di distribuzione, avere prime in alcuni festival. Prima il tax credit era la pietra angolare, ora arriverà alla fine”, spiega Leonardo Baraldi, produttore che l’anno scorso ha portato a Venezia un film costato solo 200 mila euro.
Baraldi con altri 60 colleghi lunedì a Roma si è ritrovato per un Forum “No Logo” (un modo per superare la divisione in moltissime sigle che caratterizza il settore).
“Hanno tutti paura” ammette Stefano Pierpaoli, cineasta e organizzatore “il sistema dei contributi selettivi è marcio da sempre, lo sappiamo bene. Chi si espone teme di perderli”. Certo non sapere neppure quanto si dovrà pagare, non aiuta la serenità di autori e produttori.