La lunga mano zingarettiana sul Filmstudio

La lunga mano zingarettiana sul Filmstudio Leonardo Bison Il Fatto Quotidiano – 16 giugno 2024 Leggiamo e commentiamo Mi sarei aspettato una risposta più articolata e consistente da parte di Nicola Zingaretti. La replica è banalmente quella di un burocrate. Un’argomentazione politicamente deludente e intellettualmente molto misera. Gli “ammanchi” a cui egli fa riferimento, equivalgono a poche migliaia di euro di bollette arretrate ed è un argomento gretto e privo di senso. Siamo in un paese con 3.000 miliardi di debito, con amministrazioni locali sul lastrico e famiglie sempre più povere. Centinaia di luoghi di cultura sono scomparsi sotto il peso della crisi, dell’inefficienza amministrativa e del decadimento politico. A Roma solo gli affiliati al PD e i vari amichetti e nipotini di Zingaretti & Co possono nuotare nell’oro dei finanziamenti pubblici. Quello usato da lui e dal suo braccio destro Albino Ruberti (il signore di quella storia “inginocchiati o ti sparo”) è un pretesto, smentito dai fatti, con cui cerca in modo goffo di prolungare una fuga che va avanti da 10 anni. Era infatti il 2014 quando gli fu chiesto un incontro per approfondire la questione Filmstudio. Un confronto che ha sempre evitato, scappando e nascondendosi dietro i suoi scagnozzi. Hanno speso 1 milione di euro per un luogo trovato chiuso dall’amministrazione successiva. Chiuso e squallidamente fallito dopo solo un anno e mezzo. Se vuole parlare di ammanchi cominciasse da questo invece di arrampicarsi sugli specchi. Il dato di fatto, ampiamente dimostrabile, è che fino al marzo del 2021 ci era stato detto che sarebbe stato riaperto il Filmstudio con la direzione artistica del Filmstudio. A maggio venne invece inaugurato Scena, gestito dall’apparato. Postrema autem non minimus, mi sorprenderebbe che il suo braccio destro Albino Ruberti (il signore di quella storia “inginocchiati o ti sparo”) non lo informasse che negli uffici della regione Lazio ci venivano dette cose molto diverse da quella che lui riferisce. Hanno provato a “spararmi” perché non mi sono inginocchiato. Tutto sommato mi sembra di essere ancora vivo. Ed è vivo anche il Filmstudio. In settimana altri interessanti aggiornamenti! Stefano Pierpaoli 16/06/24

Il Filmstudio e la sua storia tornano al centro di Roma

ADNKRONOS – 6 dicembre 2022 Wim Wenders diceva che “il Filmstudio era uno di quei posti mitici dove capivi che tutta la storia del cinema era li o era passata da lì”. L’atmosfera che si respirava in quegli anni, i capolavori che nessuno voleva perdere in quelle magiche serate del filmclub trasteverino si possono rivivere nel weekend del 10 e 11 dicembre al Teatro Tordinona nel centro di Roma. Un’ampia selezione di locandine storiche e la proiezione di ‘Filmstudio Mon Amour’ di Toni D’Angelo, la storia di un luogo in cui, come ha detto Dario Argento, “si sono formate almeno due generazioni di cineasti”. Nel cast Bertolucci, Bellocchio, Antonioni, i Fratelli Taviani. Un periodo straordinariamente vivace per Roma animato da artisti e intellettuali d’avanguardia che frequentarono la factory romana creata nel 1967 da Americo Sbardella e Annabella Miscuglio. C’è il ricordo di Verdone (“lì è nata la mia cultura cinematografica”), i primi passi di Moretti, la visita di Andy Warhol. Le sale del primo filmclub italiano furono di fatto un vero e proprio laboratorio visivo dove la sperimentazione era di casa tra proiezioni mai viste prima e incontri con i grandi maestri del cinema. Il weekend proseguirà domenica 11 con tre film muti realizzati tra il 1919 e il 1930. Film che segnarono la nascita della fantascienza e del Futurismo al cinema. Due giorni in pieno stile Filmstudio come dichiara il Direttore Stefano Pierpaoli “Il mainstream e la corsa verso i grandi numeri ci hanno privato di quell’atmosfera intimamente vissuta che rappresenta il canale più efficace per vivere appieno l’esperienza culturale. Stiamo riannodando i fili attraverso narrazioni e appuntamenti che ci restituiscano un clima stimolante e appassionato per far rifiorire questa città”. Appuntamento nella nuova casa del Filmstudio il 10 e 11 dicembre. Teatro Tordinona, Via degli Acquasparta 16, a pochi passi da Piazza Navona. Fonte: https://www.adnkronos.com/il-filmstudio-e-la-sua-storia-tornano-al-centro-di-roma_5TXVLuMoTpXeOTe4LXVnqT?refresh_ce

Riapre il Filmstudio – RAI – Tg2 Cinematinée

RAI – Tg2 Cinematinée del 9 ottobre 2022 Servizio di Cinzia Terlizzi Cinematinée, per sua stessa dichiarazione, è l’unica rubrica culturale all’interno di un telegiornale Rai, che si occupa di cinema