Superando.it – 5 maggio 2017

Per un cinema sempre più accessibile a tuttiCinema con ambiente adattato a bambini e ragazzi con disturbi dello spettro autistico, cinema audiodescritto e sottotitolato: è questo un mese di maggio all’insegna delle proiezioni accessibili, a partire da domani, sabato 6, a Torino, per continuare tutte le domeniche, nelle sale del Circuito UCI Cinemas, diffuse in varie città, grazie, in questo caso, alla progressiva diffusione di un percorso virtuoso promosso dalle Associazioni Consequenze, Torino + Cultura Accessibile.   È una collaborazione che si consolida e si diffonde sempre più quella tra le Associazioni Consequenze, Torino + Cultura Accessibile, in sintonia con l’ANGSA (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici), all’insegna dell’accessibilità al cinema di bambini e ragazzi con disturbi dello spettro autistico, tramite il sistema Friendly Autism Screening, ovvero di un particolare adattamento dell’ambiente che rende possibile alle persone con autismo la visione dei film in serenità.Già protagonista, infatti, il 2 aprile scorso, come avevamo riferito, in occasione della Giornata Mondiale per la Consapevolezza dell’Autismo, il percorso proseguirà ancora, per tutto questo mese di maggio, sempre insieme al Circuito UCI Cinemas. Nell’àmbito quindi della Rassegna Kids Club, promossa da quest’ultima organizzazione, nelle mattinate di domenica 7, domenica 14, domenica 21 e domenica 28 (sempre alle ore 11) e nelle Sale UCI Cinemas di Porta di Roma, Palermo, Torino Lingotto, Milano Bicocca, Bologna, Firenze, Como e Romagna (Savignano del Rubicone), verranno rispettivamente proiettate, in Friendly Autism Screening le pellicole Cars 2, Ballerina, Planes 1 e Planes 2 (3 euro per il biglietto).«Espandendo e dando continuità a queste esperienze – sottolineano Stefano Pierpaoli, Daniela Trunfio e Laura Crivellaro, presidenti di Consequenze, Torino + Cultura Accessibile e Red – potremo offrire questi servizi a decine di migliaia di famiglie, per diffondere in tutto il Paese modelli di inclusione di straordinaria efficacia, oltreché per agevolare lo sviluppo di pratiche per l’integrazione sociale nelle comunità di tutto il territorio nazionale. È bene tra l’altro ricordare anche che le proiezioni Friendly Autism Screening sono adatte a tutti i bambini, perché consentono loro la visione del film in un ambiente libero e aperto, perfetto per i giovanissimi spettatori». Ma non è tutto. Sempre in àmbito di cinema accessibile, un altro evento è in programma per domani, sabato 6 maggio, al Cinema Massimo di Torino (ore 10.30), vale a dire la proiezione con audiodescrizione e sottotitolazione di Come Dio comanda, noto film di Gabriele Salvatores.Tale evento è il risultato del tirocinio della seconda edizione di Accessibilità ai prodotti audiovisivi, corso rivolto a studenti laureati, vertente per lo più sulle modalità della sottotitolazione e dell’audiodescrizione (se ne legga già la nostra presentazione), iniziativa curata da Maria Valero Gisbert, presidente del Master Degree in Audiovisual Translation (MTAV) dell’Università di Parma, per volontà di Torino + Cultura Accessibile e della Fondazione Carlo Molo, insieme a Film Commission Torino Piemonte, al Museo Nazionale del Cinema, al servizio Sub Ti Access, all’Università di Torino e all’Agenzia Formativa tuttoEUROPA, con il contributo della Compagnia di San Paolo. (S.B.) Fonte: http://www.superando.it/2017/05/05/per-un-cinema-sempre-piu-accessibile-a-tutti/

Maggio, un mese di accessibilità al cinema

Prosegue il percorso di UCI Cinemas con Consequenze, Torino+Cultura Accessibile e RED, in collaborazione con ANGSA, a favore dell’accessibilità nelle sale cinematografiche per i ragazzi e i bambini nello spettro autistico. A maggio per tutte le domeniche del mese verranno proposti film per bambini e ragazzi con il sistema Friendly Autism Screening nell’ambito della rassegna “Kids Club” promossa da UCI Cinemas. Il 6 maggio, Torino+Cultura Accessibile presenta a Torino la proiezione accessibile per i disabili sensoriali del film “Come Dio Comanda” di Gabriele Salvatores, con Elio Germano, Filippo Timo e Fabio De Luigi. Questa proiezione è il risultato del tirocinio della seconda edizione del Corso Formativo di Accessibilità ai Prodotti Audiovisivi, curato dalla Prof.ssa María Valero Gisbert Presidente del Master Degree in Audiovisual Translation (MTAV) dell’Università di Parma, e realizzato con il contributo della Compagnia di San Paolo.

La Cultura per i Diritti

Superando.it – 05/04/17 www.superando.it La Cultura per i Diritti di Stefano Pierpaoli* «Il “non poterci essere” rispetto a un appuntamento di conoscenza e crescita personale – scrive Stefano Pierpaoli – annienta il ruolo stesso della cultura nella società. Partecipare ed essere presenti consente infatti a milioni di persone di liberarsi dall’invisibilità e dall’isolamento che si manifestano in forme molteplici, in tutti i settori della società. L’esperienza culturale condivisa è lo strumento che più di ogni altro contribuirà ad aprire tutte quelle porte che agevolano e promuovono l’accesso a diritti, bisogni e garanzie: politiche sociali, sanità, scuola, sostegno alle famiglie» Il 2 aprile scorso, in occasione della Giornata Mondiale per la Consapevolezza dell’Autismo, otto sale del Circuito UCI Cinemas hanno proiettato un cartone animato con il sistema di adattamento ambientale che consente la visione ai bambini e ai ragazzi nello spettro autistico [si legga nel nostro giornale la presentazione dell’iniziativa, N.d.R.]. Poco più di due anni dopo l’esperienza realizzata grazie a un’iniziativa volontaria al Filmstudio di Roma, si è compiuto dunque un altro passo avanti sulla strada dell’accessibilità e dell’inclusione culturale per le persone con autismo, scrivendo una pagina significativa che riguarda il livello di civiltà di una nazione e del grado di sana socialità di cui può godere una comunità che accoglie, condivide e sa integrare. La barriera più complessa da superare è quella culturale ed è questa un’affermazione talmente evidente e ripetuta da apparire ormai una dichiarazione retorica. Ma finché a questa evidenza non verrà contrapposta un’azione comune e ben articolata messa in atto per abbattere questo muro, riaffermarne l’esigenza sarà tutt’altro che retorico. Politica e Istituzioni, al di là delle dichiarazioni d’intento, hanno fino ad oggi dimostrato di avere idee e iniziative imprecise e inconsistenti per riuscire ad agire in modo energico sull’inclusione culturale. Nel loro caso si tratta oltretutto di scelte dettate molto spesso dalla fame di “consenso di pancia”, poco incline per sua natura a innalzare gli standard di indirizzo e di proposta politica. Nel campo dell’integrazione culturale occorre invece un lavoro di elevato livello intellettuale, che attragga sì un consenso, ma di qualità assai alta, con riscontri sul piano pratico di estrema concretezza e di autentica e rapida applicazione. Per questo motivo dev’essere il percorso culturale stesso a smuovere le acque e a innalzare la consapevolezza che è nell’esperienza culturale condivisa la chiave più efficace per aprire le porte di quella crescita civile di cui l’Italia ha urgente bisogno. In altre parole è una proposta che deve arrivare dal mondo della produzione e dell’offerta culturale, così come deve giungere dai milioni di persone che sono oggi limitate nella loro possibilità e quindi nel diritto alla fruizione di cultura. Il “non poterci essere” rispetto all’appuntamento di conoscenza e crescita personale – sia esso di semplice svago o di approfondimento – vanifica e annienta il ruolo stesso della cultura nella società. Partecipare, condividere ed essere presenti, consente a milioni di persone di liberarsi dall’invisibilità e dall’isolamento che si manifestano in forme molteplici ogni giorno e in tutti i settori della società. A tal proposito, l’esperienza culturale condivisa è lo strumento che più di ogni altro contribuirà ad aprire tutte quelle porte che agevolano e promuovono l’accesso a diritti, bisogni e garanzie: politiche sociali, sanità, scuola, sostegno alle famiglie. Il lavoro per l’accessibilità alla cultura, pertanto, con particolare riferimento al cinema che rappresenta un polo attrattivo e aggregativo di primaria importanza, deve portare al potenziamento della presenza nella società per milioni di famiglie, all’opportunità, per loro, di condividere momenti e abitudini che offrano la soluzione all’isolamento e all’invisibilità