Armonia e Bellezza
Ho provato e riprovato. Sarà mai abbastanza? Avrò imparato?
Ma poi la musica parte e sono in gioco. Anzi non è un gioco. È molto di più.
Su quella superficie gelida, inospitale, dura. C’è da averne paura perché si può cadere.
Sbagliare e cadere. Non devo pensarci. Saranno minuti interminabili. In quella solitudine sospesa ad aspettare che tutto sia finito. E non sarà un aspettare perché dovrò saper volare.
Ora leggerezza e armonia. Fantasia ed eleganza.
Lontano dai rumori del mondo. Qui non c’è spazio per squallore e volgarità. Nessuna concessione alle miserie di chi non sa vedere l’oltre, il dopo, il di più. Di chi non sa cosa sia il meglio.
Su queste note struggenti sì, so volare. Ogni volta che spingo sulle ginocchia per volteggiare nell’aria mi viene da pensare che mi stacco da qualcosa che mi ha ferito e potrei non atterrare come desidero.
Ho provato e riprovato. L’ho fatto amando quello che facevo. Quello che sto facendo anche in questo momento. Ricado e scivolo sul ghiaccio. So scivolare sul ghiaccio. Lo scopro ogni volta ed è sempre la prima volta.
Finirà questo momento che è difficile ma è anche una sfida che doveva essere vissuta.
Armonia e purezza. Sì, è così che si vince. Che si arriva alla fine e ci si arriva nel modo in cui si desidera. Lontano da tutti i demoni che sono venuti spesso a invadermi l’anima mentre mi preparavo a questo momento. Tutte quelle ore ad allenarmi. A volte davanti a occhi che non capivano, che non credevano, che non sapevano. Non bisogna morire in quegli sguardi ma cercare solo occhi che portano lontano. Nei luoghi più veri e più puliti. Fino a qui. Fino a questo momento. Per essere se stessi fino in fondo e amare questo scorrere fluido che sa riempire il cuore di sogni nuovi. Di sogni luminosi.
Nessuna paura e più nessun nemico. Tutto quel freddo sotto di me e intorno a me, che era una minaccia, è diventato quasi un alleato e mi ha insegnato che bisogna crederci fino in fondo.
Perché alla fine c’era tanta gente intorno e la solitudine era finita. Ed eravamo felici.
Perché la vita vissuta, porta altra vita.
E l’armonia è bellezza.
Chissà se questi sono stati i pensieri di Kim Yuna in quei momenti. Forse no e tutte queste parole, tutte queste immagini sono solo il frutto di un viaggio fatto con la fantasia.
Ma i passaggi complessi, rischiosi, carichi di incertezza vanno superati così.
Sapendo quello che fai. Credendoci fino alla fine. Con coraggio. Con amore.
E poi, quando tutto è finito, trovarsi insieme, davanti agli occhi giusti.
Dopo la vita vissuta davvero. Pronti ad altra vita.
In un mondo più bello.
Stefano Pierpaoli
07/11/2020
![](https://www.consequenze.org/wp-content/uploads/2020/11/kim-yuna-the-queens-progress.jpeg)
Kim Yuna (generalmente indicata in Occidente come Yuna Kim; Gyeonggi, 5 settembre 1990) è un’ex pattinatrice artistica su ghiaccio sudcoreana.
Vincitrice della medaglia d’oro ai Giochi olimpici invernali di Vancouver 2010 e della medaglia d’argento ai Giochi olimpici invernali di Soči 2014, campionessa mondiale nel 2009 e nel 2013, vincitrice del Quattro continenti nel 2009, tre volte prima classificata nella finale del Grand Prix ISU (2006–2007, 2007–2008, 2009–2010), campionessa mondiale juniores nel 2006, vincitrice dell’edizione 2005-2006 della finale dello Junior Grand Prix ISU, è stata anche per nove volte campionessa nazionale della Corea del Sud.