Molti amici avevano ricevuto la comunicazione nel merito del convegno organizzato da IndiCinema che si sarebbe svolto durante il prossimo Festival di Roma.
La notizia non era stata ancora diffusa su scala più ampia e ufficiale perché la preparazione di questo appuntamento era stato oggetto di alcune controversie e di numerosi rinvii e numerose erano le nostre perplessità circa l’opportunità di essere promotori di questa iniziativa, malgrado il concreto e leale appoggio del Direttore Marco Müller e dell’intero staff, al quale va il nostro sincero ringraziamento.
Due sono i motivi principali che hanno portato a questa nostra defezione.

IndiCinema, in quanto Partner Culturale del Festival, aveva avanzato mesi fa la proposta di dar vita a un programma convegnistico elaborato collettivamente con la altre associazioni andando oltre le appartenenze alle sigle e concentrando l’attenzione sul bene comune del cinema in quanto tale. 
Le altre organizzazioni non hanno aderito a questa impostazione e si è trattato naturalmente di una scelta legittima. 

Nell’ottica tuttavia del percorso che IndiCinema sta sviluppando, testimoniato dall’invito alla creazione di un tavolo comune di ragionamento sul “sistema cinema” inviato a tutte le associazioni di settore, questa rinuncia ha prodotto uno scompenso sulla coerenza della proposta complessiva che si sta cercando di attuare.
Riteniamo infatti, come abbiamo sottolineato anche in occasione del nostro appello all’unità, che il tempo che stiamo vivendo richieda soprattutto responsabilità e partecipazione di idee al servizio dell’interesse generale. Nel cinema come in tutti gli altri settori della nostra società.

Pur rispettando quindi la decisione degli altri e considerandola in ogni caso corretta anche in funzione della grande visibilità che può dare il Festival di Roma, preferiamo in questo frangente mantenerci al totale servizio del progetto comune e collettivamente elaborato senza caratterizzare lo specifico momento e la singola iniziativa in seno alla rassegna romana.

Siamo inoltre convinti che l’assenza di riferimenti Istituzionali in grado di ascoltare o di dare risposte accentui ancor di più oggi l’esigenza di confronto all’interno dell’intero comparto del cinema in previsione di tempi più chiari in cui portare le idee e le proposte che da questo confronto scaturiranno.

Il secondo punto che ci ha portato a questa decisione è legato al rapporto con la Regione Lazio, che come si sa è sponsor del Festival e gestisce lo spazio della Serra in cui si svolgeranno gli incontri.
Lo scorso anno, dopo un lungo confronto, ottenemmo tre giorni di dibattiti alla luce del rapporto istituzionale che, pur con alcuni momenti di conflitto, si era instaurato con l’Amministrazione regionale del Lazio e in particolare con l’Assessorato alla Cultura.
Fu un’iniziativa di grande successo e oltre 600 persone seguirono gli interventi dei numerosi relatori intervenuti in un’atmosfera di vivace partecipazione.
In quell’occasione, l’Assessore Santini prese alcuni impegni in relazione alle proposte e alle esigenze del cinema indipendente nel quadro del modello IndiCinema. Nessuno di quegli impegni è stato rispettato e nel corso dei mesi successivi si è capito che i modelli di riferimento dell’Assessorato andavano in tutt’altra direzione.

Con curiosità aspettiamo gli esiti dei finanziamenti del famoso fondo regionale. Il sostegno promesso al cinema indipendente invece non lo aspettiamo già da tempo.

Infine, se lo spazio convegnistico all’interno di un festival cinematografico deve costituire obbligatoriamente anche il palcoscenico dell’Ente locale per la sua promozione e per l’arbitraria iniziativa propagandistica, alla stessa stregua dello sponsor mercantile, soprattutto in un momento così critico e preoccupante per via dei noti fatti legati alle varie e stravaganti gestioni del denaro pubblico, preferiamo tenerci a debita distanza.
La frase: “Se vuoi fare un convegno al Festival devi parlare con noi” che mi è stata detta da un incaricato dell’Assessorato il giorno della conferenza stampa, è stata in parte la miccia che ha determinato la definitiva spaccatura al termine di un anno di contrasti.
Al nostro progetto culturale di rilancio e di sviluppo è stato contrapposto unicamente un prospetto finanziario privo di fondi che resterà solo sulla carta.
Non vorremmo che al Festival si assistesse all’ennesimo spot magari sulla digitalizzazione delle sale. Nel migliore dei casi saremmo fuori tempo massimo e di promesse in questo Paese siamo davvero stanchi.

Per la cronaca il convegno avrebbe avuto come tema “Cinema e Territorio” nelle nostre intenzioni c’era quella di realizzare una sorta di percorso attraverso tutte le declinazioni più decisive per il recupero del rapporto tra cinema e popolazione.

Lo faremo più avanti. Oggi le condizioni probabilmente non ci sono e gli scenari sono ancora troppo frammentati. Le nostre proposte per riportare pubblico nelle sale di prossimità, ridare slancio all’attività delle sale di quartiere e ricostituire una relazione forte e produttiva con il territorio appaiono oggi le più incisive e realizzabili.
La sfida è complessa e si gioca su un terreno sconnesso a causa del pessimo clima dovuto alla congiuntura e al dissesto, innanzitutto etico e politico, degli Enti locali, ma sulla sostenibilità e sull’innovazione abbiamo puntato fin dall’inizio e i fatti finora ci hanno dato ragione.

Ci auguriamo ovviamente che il tavolo da noi proposto si realizzi nel minor tempo possibile e che tutti i soggetti interessati concorrano a formulare quel progetto complessivo che da troppi anni tarda ad arrivare a scapito dei talenti, della produzione artistica e della fruizione culturale da parte dei cittadini.

La nostra partecipazione al Festival in ogni caso non è stata e non sarà marginale. Oltre alla collaborazione assicurata nella fase preparatoria e all’attività svolta in Italian Panorama restiamo a completa disposizione degli organizzatori del Festival, in primo luogo del Direttore Marco Müller, per garantire ogni tipo di supporto per l’intero svolgimento della Manifestazione e ribadiamo la gratitudine per la considerazione e il sostegno che ci hanno assicurato.
Per il terzo anno consecutivo Consequenze curerà i servizi di accessibilità per i disabili sensoriali e questo è un risultato di enorme importanza.

Nel frattempo, insieme a tutti coloro che stanno cooperando per rafforzare il modello IndiCinema, continuiamo a lavorare nel segno dell’impegno culturale e dell’onestà intellettuale.

Stefano Pierpaoli
28/10/2012